Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh

Il crimine. La  suspence. I segreti  tra vittime e carnefici che si annodano e si snodano .La genialità del  raffinato detective belga  Hercul Poirot  così pieno di pieno di tic. Questi e tanti altri, sono gli ingredienti di oltre trenta romanzi polizieschi firmati dalla regina del giallo Agatha Christie. La geniale scrittrice britannica, ambientava  i suoi delitti  con l’enigma dei luoghi chiusi, con un numero preciso di personaggi che avevano un movente  per uccidere: inaspettatamente  si compiva un assassinio apparentemente perfetto mentre Poirot raccoglieva  insignificanti indizi . L’uomo con piglio deciso bagnato di ironia pungente accerchiava  le sue vittime, provocando loro continui  stress emotivi. I goffi depistaggi dell’assassino non sono barriere per il detective che, con fredda razionalità ridisegna geometricamente l’evolversi degli eventi. La scrittrice stringeva a sè i suoi lettore con labirintici dialoghi mentre  Kennetth Branagh in “Assassinio sul Nilo”  gira sequenze catalizzanti dominate da una girandola emozioni che disegnano i complessi personaggi  .E’ inutile negarlo ,il  regista è  anche uno splendido Poirot con baffi sempre esagerati e mille manie che si diverte ad allontanarsi e avvicinarsi all’assassino facendolo cadere inaspettatamente  in trappola.Nelle prime immagini ,appare un Poirot intrappolato in una missione di guerra senza speranza ,ma un veloce stacco di macchina ci precipita in un fumoso nightclub londinese. Le canzoni della splendida singer Salome Otterbourne ( Sophie Okonedo),  scandiscono le danze proibite  di due focosi amanti Simon Doyle ( Armie Hammer) e Jacqueline  de Bel(Emma Mackey) : sono  interrotti dalla dirompente presenza di Linnet Ridgeway( Gal Gadot) . Una ereditiera amica di infanzia di Jacqueline.Scocca un colpo di fulmine tra Simon e Linnet.Un mese dopo sono in luna di miele a bordo del lussuoso Karnak nelle acque del Nilo insieme ad eccentrici ospiti. Jacqueline non incassa il colpo e medita vendetta “ Morirò se non posso avere Simon” dice ossessivamente la donna. Nelle immagini ubriache di accecanti luci , spiccano templi e piramide cooprotagonisti  di  una trama nella quale personaggi ’ossessionati  di possedere qualcuno, diventano ciechi di fronte alla ragione. -L’atmosfera fragorosa, folle  e festante, i fiumi di champagne con brindisi auguranti  felicità alla coppia sono il prologo di una tragedia : l’ereditiera Linnet Ridgeway viene trovata morta.  I sospetti cadono su Jacqueline che già aveva sparato a Simon. E’ da questo momento che la trama si infittisce di misteri e l’atmosfera dentro il piroscafo diventa cupa fino a bagnarsi ancora di sangue .L’amore è il cuore pulsante del film ed ogni personaggio sembra non raggiungere mai  la felicità. E’ dunque una storia di amore e morte?

Il cuore infranto del dottor Windlesham ( Russel Brand)si scontra con quello furente di Jacquelin. La  purezza amorosa  di Bouc (Tom Baterman) per la bella Rosalie( Letitia WRIGHT) è stroncata da pregiudizi Euphemia ( Annette Bening). Il legame tra la signora Bowers e Marie  Van Schuyler (Jennifers Saunders)è tenuto segreto. Il grande amore di Poirot è morto sotto le bombe per raggiungerlo e questo  rimpianto  lo sta consumando.I registri nelle  immagini finali cambiano drasticamente ,lo spirito di Agatha Cristhie incombe attraverso il freddo acume di  Poirot che smantella le  contraddizioni dei carnefici. Finalmente la verità  trova la sua luce . Uscire  dal piroscafo significa per il detective qualcosa di più .Gettare la maschera e riassaporare se stesso.

Paola Olivieri

Morirò se non posso avere Simon dice Jacquelin. (frase del film)

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