La nave sepolta di Simon Stone

25 02 2021 Il film  “La nave sepolta” è firmato dal regista svizzero australiano Simone Stone, il quale  precipita temporalmente lo spettatore alle soglie del  conflitto della Seconda guerra mondiale, narrando il ritrovamento di un importante sito archeologico a Sutton Too in Gran Bretagna. La grandiosa scoperta della nave pagana con all’interno una camera funeraria di altissimo pregio appartenente ad un sovrano, ha rappresentato per la cultura anglosassone una significativa svolta.

Sono le intuizioni ed i presentimenti di Edith Pretty (Carey Mulligam), vedova di un colonnello dell’esercito, a spingere la donna verso l’impresa titanica di avviare scavi sotto i cumuli di terra presenti nella sua tenuta nel Suffolk. Edith ingaggerà Basil Brown (Ralph Fiennes) un archeologo dilettante, a dare il via a questa eccitante avventura che cambierà il destino a tutti i protagonisti.

La grande scoperta non tarda ad arrivare, riemergeranno preziosi artefatti, ma sarà l’acutezza e la cultura di Basil ad intuire prima degli accademici, la reale datazione della nave appartenente addirittura al VII secolo. La gioia di Edith e Basil, è ben presto soffocata da una serie di rivalità, tra autorità museali locali e nazionali, entrambe pronte a mettere all’angolo Basil, mentre la stampa impazza per la scoperta.

“Ho trovato io quella nave, non sarò un docente di Cambridge ma ho scoperto cosa c’era la sotto insieme a Jacobs e Spooner e nessuno se ne ricorderà mai”, dirà amareggiato alla moglie, in uno dei dialoghi più significativi del film. La donna saggiamente, gli ricorderà di non dimenticare mai quegli  ideali che lo spingono a scavare, mentre il paese si prepara alla guerra, regalando così alle future generazioni la possibilità di conoscere il loro passato. Questo valore è il filo conduttore del film, mentre  l’incontro tra Edith e Basil, è un connubio tra esseri assetati di sogni e conoscenza che insieme tesseranno, una trama i cui filamenti sono straboccanti di un amore romantico. Mentre il loro  sentimento rimarrà  inespresso, le rispettive  aspirazioni professionali, sacrificate in precedenza da questioni    sociali, troveranno finalmente la piena realizzazione. La sontuosa nave pagana, accoglie gli ultimi entusiasmi di un popolo inglese inconsapevole che sta precipitando nella Seconda guerra mondiale, mentre Edith guarda amareggiata ed impotente, gli ultimi squarci di una società nella quale i brindisi nei pub, si intrecciano con l’energica vivacità di quei giovani militari pronti a coprire, con sacchi di sabbie, opere d’arte da aggressioni. La donna, il cui destino è giunto al capolinea, cerca rifugio nell’imbarcazione per ascoltare i sogni del figlio vivendo con gli occhi bagnati di gioia gli ultimi sprazzi di vita.

Paola Olivieri

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