23 01 2020Sono passati due anni della morte di Franca Sozzani anche se il ricordo di questa pioniera ed icona del giornalismo è ancora fortissimo. Il film “Franca: Chaos and Creation” (2017) diretto dal figlio fotografo regista Francesco Carrozzini, svela i lati più diversi di una donna visionaria che dal 1988 ha diretto Vogue. Ha tenacemente trasformato la rivista in una voce autorevole nel campo dell’ Alta Moda: Vogue è sempre stata dominato da un linguaggio fotografico di grande impatto che ha fatto tendenza incrociando scottanti tematiche sociali.
Con la leggendaria direttrice, sono uscite cover provocanti dal potere ipnotico e soprattutto narrante: è stata complice con i grandi della fotografia (alcuni scoperti da lei stessa) nel riplasmare il di identità femminile , negli scatti appaiono i corpi mozzafiato di splendide modelle che diventano messaggere della moda contemporanea. Finalmente il fashion system ha nuove regole e possibilità di espressione, veicola non solo i nuovi trend, ma significazioni spesso taciute capaci di scuotere l’immaginario, creando improvvise complicità con il pubblico.
Franza Sozzani con spirito innovativo e creativo, affronta il problema ambientale con modelleavvolte nel petrolio, per il tema della violenza sulle donne, appaiono con abiti di alta classe, ma ferite e dolenti, adagiate in pozze di sangue. Nel film le parole della leggendaria direttrice si incrociano con quelle di Peter Lindbergh, che la definisce “angelo e guerriero” mentre per Bernard Henri-Levy dice che sembra uscita da un dipinto di Botticelli oppure da un romanzo di Stendhal.
Suscitano estremo interesse i fantastici scatti della giovane direttrice con il fotografo americano Steven Meisel, autore di tantissime cover di Vogue: “BlackIssue” è un cult, dedicato alle modelle di colore ignorate dalla stampa, “Plastic Surgery Issue”, invece, apre una riflessione sulla chirurgia plastica delle donne. Francesco Carrozzini scava nel passato della madre, splendidi Super8 catturano la solidità delle fortissime radici familiari, che si alternano con le rampanti immagini di geniali creativi collaboratori di Vogue.
Appare il rivoluzionario Gianni Versace, parole piene di emozione ricordano il legame con lo stilista che rese alcune top autentiche star: la Sozzani contribuì alla creazione delle cosiddette supermodelle, riconoscibile nelle grandi sfilate. Mentre Francesco dialoga con la madre, intervistandola in un’auto che sfreccia nelle vie di New York, le rivolge domande difficili, frizzanti, quasi provocatorie: “Ti fa paura perdere il potere?”, oppure “Hai mai fallito?” non spiazzano mai questa direttrice di ferro, che ha lasciato il segno nei suoi 26 anni di attività editoriale. Ha creduto nell’uomo, nel suo sogno e la moda è anche questo.
Paola Olivieri