LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE
Di Woody Allen
Cast: Kate Winslet, Justin Timberlake, Juno Temple, James Belushi, Max Casella, Tony Sirico, Steve Schirripa, Jack Gore, David Krumholtz, Robert C. Kirk, Tommy Nohilly, Tom Guiry, Bobby Slayton. PAESE: USA. DURATA: 101 Min.Distribuzione : Lucky Red. Drammatico.
15/01/2018.Woody Allen si veste del suo peggior humor nero e firma “La Ruota delle Meraviglie”, appartenente al genere drammatico per il quale il regista ha firmato i pluripremiati “Cassandra’s Dream”,“ Crimini e misfatti”, “Match Point” e “Blue Jasmine”.
Il regista mette indietro le lancette dell’orologio e precipita lo spettatore negli anni 50’, precisamente nel Luna Park di Coney (il mare di New York) ove incontriamo cinque infelici personaggi: il giovane Mickey (Justin Timberlake), un bagnino che sogna un futuro da commediografo; Ginny (Kate Winslet), sfiorita cameriera ex attricetta sempre in lotta col rimorso d’aver perso l’amore; il suo figlio adolescente e piromane che intravede una via d’uscita solo nel cinema (Jack Gore); Hupty (Jim Belushi), secondo marito di Ginny, rozzo giostraio; la figlia Carolina (Juno Temple) con cui il padre ha chiuso i rapporti essendo sposata con un malavitoso.
Quando la figlia prodiga ricomparirà chiedendo asilo al padre, inseguita dai sicari del marito, si presenterà all’uomo una nuova chance. Tendendole la mano, le offrirà un nuovo futuro. Invece per Ginny la catalizzante presenza della ragazza sarà l’inizio della fine della sua relazione clandestina con Mickey, poiché l’uomo in un abbaglio di sensi scorgerà in Carolina la donna con cui fuggire in paradisi lontani.
Mentre il precario presente dei “nostri” scorre in un clima ingannevole, attraversato dalle sature luci e dal fragore del Luna park, li vediamo scivolare in un turbinio di conflitti e inganni, vittime e carnefici allo stesso tempo, schiacciati dalle loro colpe vere o immaginarie e quindi intrappolati in mille dubbi. Nonostante ciò, affondano ancora le loro emozioni nel sogno inarrivabile, vana profezia di un futuro diverso.
Quella scintillante ruota della meraviglie che si intravede dalla finestra, non è solo una quinta ma rappresenta la vita che gira continuamente. Di fronte al modesto appartamento di Ginny e Hupty, la mastodontica presenza sembra quasi voler negare ogni prospettiva, come farà il caso ai nostri personaggi, che vivono nell’attesa. Come in “Café Society”, la presenza di Vittorio Storaro magnifica l’intero film, che accoglie i personaggi attraverso sapienti giochi di luce: un’ampia gamma cromatica ne trasla nel grande schermo il lato emotivo, così come i sinistri risvolti, tracciando insieme ad Allen quel destino senza speranza e senza amore.
E’ proprio la mancanza di amore che rende raggelante questa tragedia teatralizzata: tutti i personaggi cadono in un triangolo amoroso che li annoda nella nevrosi da cui sarà impossibile uscire: chi varcherà il pericoloso confine ove tutto è lecito, rimarrà intrappolato in una realtà squallida sapendo che i sogni sono finiti.
Paola Olivieri