Una serata con Woody Allen è sempre magica
MATCH POINT
REGIA E SCENEGGIATURA : WOODY ALLEN
ATTORI: JONATHAN RHYS MEYERS ,SCARLETT JOHANSSON,MATTHEW GOODE, EMILY MORTIMER,PENELOPE WILTON SCENEGGIATURA:
FOTOGRAFIA: REMI ADEFARASIN.MONTAGGIO: ALISA LEPSELTER
PRODUZIONE: Magic Hour Media, Thema Production, Invicta Capital Ltd, BBC Films,
DISTRIBUZIONE: Medusa Film.PAESE: USA, Gran Bretagna
DURATA: 124 Min.GENERE :DRAMMATICO ( 2005)
23/02/2017.”Chi disse preferisco avere fortuna che talento percepì l’essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte, in una partita, la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po’ di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde”.
Questa metafora tennistica ripercorre l’immagine chiave di “Match point”, quando il protagonista Chris lancia l’anello della sua vittima che rimbalzando su una balaustra non affonda nelle acque del Tamigi ma cade in terra. Chi raccoglierà quell’anello raccoglierà la colpa di un delitto senza castigo, scagionando il vero assassino.
In questo caos morale scandito dalla casualità, è assente ogni tipo di giustizia, la verità è intrappolata tra le maglie di un destino ignoto ed è in questa terra battuta dal conformismo che Allen gioca un impareggiabile set con il suo pubblico che lo segue in un fatale triangolo amoroso.
Tutti i personaggi sono perfettamente tratteggiati, si muovono in eleganti dimore abitate da una upper class abbigliata in modo sobrio quanto raffinato. In un circolo esclusivo di rampolli dell’alta società, l’istruttore di tennis Chris, di bell’aspetto e di modi garbati ma di sconosciute origini, conosce il giovane altolocato Tom che subito simpatizza con lui, accomunati dalla passione per il tennis e la lirica. Tom, legato alla bellissima Nola, attricetta dal fascino irresistibile, lo introduce nella sua famiglia. E’ colpo di fulmine per Chloe, la sorella di Tom, mentre Chris, da fine calcolatore, la corteggia con classe. Il caso offre a Chris e Nola, la vera coppia del film, le stesse chance: ma la Fortuna sorride a Chris, che incontra subito i favori dei genitori di Chloe, e si beffa di Nola, ampiamente ostacolata dalla futura suocera. Tom e Nola si lasceranno di li a poco e la ragazza uscirà da questo ambiente esclusivo.
Tra party e serate all’opera, i genitori di Tom prospettano al giovane una facile scalata sociale. Il matrimonio con Chloe non tarda ad arrivare. Chris ha vinto il suo match, gode di una libertà che lo imprigiona in una ritualità elitaria, destinato alla continua accettazione. Per questo non riesce ad affondare le sue radici insieme alla dolce Chloe: lei è stata solo un trampolino di lancio verso l’alta società, facendogli dimenticare il suo passato.
L’incipit che teorizza un’esistenza dominata dalla fortuna e dal caso rivela il destino del giovane tennista, ma per questo noir Woody Allen ordisce strattagemmi che suscitano riflessioni sugli imprevedibili risvolti della dea bendata, al tempo stesso mirabili e spaventosi: sorride all’uomo corrompendolo, ma è anche capace di punirlo facendolo sprofondare negli abissi.
Nonostante il vento favorevole, il presente di Chris è segnato dall’incontrollabile passione per Nola, che conosce fin troppo bene il potere del suo fascino sugli uomini. Il legame adulterino tra il tennista e la ragazza, inizialmente diffidente, segna l’avvio di un legame passionale che per l’amante si rivelerà fatale. “Lei non ha mai la claustrofobia qui dentro?” chiede Chris alla sua segretaria mentre vive il tormentato dualismo sentimentale: restare o fuggire via lasciando ogni agio.
Mentre Nola rivendica il suo ruolo, Chris comprende l’impossibilità di uscire da quella prigione dorata. E’ in questo presente senza valori che la frenetica corsa verso il successo diventa la sua unica meta, la partita irrinunciabile da non perdere, dove tutto è lecito. Da predatore, sceglie l’azione delittuosa per eliminare l’ostacolo, fortuna e caso agiscono ambiguamente incrociandosi con sensi di colpa dagli esiti imprevedibili. Nessun castigo, ma anche nessuna speranza.
Paola Olivieri