18 febbraio 2016
REGIA: Tom Hooper
Con: Eddie Redmayne ,Alice Vikander,Amber Heard,Sebastian Koch, Ben Whishaw,Mattias Schoenaerts SCENEGGIATURA: Lucinda Coxon.FOTOGRAFIA: Danny Cohen.MUSICHE: Alexandre Desplat.PRODUZIONE: Pretty Pictures, Harrison Productions, ELBE.DISTRIBUZIONE: Universal.PAESE: Gran Bretagna, USA.DURATA: 120 Min Drammatico
14/03/2016.Copenaghen Primi Anni Venti Einer Wegener è un paesaggista,mentre la moglie Gerda è una pittrice in cerca di successo, sono una felice coppia di artisti talentuosi che si amano con passione. Casualmente lei chiede al marito di indossare il costume di una modella per un ritratto ,lui cede, sembra un gioco ma qualcosa cambia . In Einar erompe violento il desiderio di vestirsi con abiti femminili, inizialmente lo cela , ma scopre che il suo corpo gli è di ostacolo alla sua felicità .”Ti chiameremo Lili”esordisce la bellissima ballerina Oola guardando Einar.
La sua ‘esistenza sarà drammatica,la mutazione intima tormenta quello spirito fragile,i continui travestimenti prima vissuti come un gioco poi come necessità ,danno un volto e corpo ad una figura femminile . Il suo sincero desiderio di vivere in una dimensione nuova , sfocerà in una rischiosa operazione sperimentale finalizzata al cambiamento di sesso.
Lili Elbe è stata la prima transgender è difficile raccontare questa metamorfosi avvenuta quasi cento anni fa.Tom Hopper regista del Discorso del re e del musical Les misérables affronta questo complesso correndo sul filo della sensibilità e della raffinatezza.
La chiave di volta è l’emancipata Gerda, incurante dei altrui giudizi morali, reagisce con gli strumenti del cuore:sarà emotivamente sempre imbrigliata da quel “timido e misterioso ” Einar conosciuto giovanissima all’Accademia d’arte.
Per Gerda la metamorfosi di suo marito è foriero del suo naufragio matrimoniale , è vissuta con dolore,commovente è la contraltante dedizione verso quell’essere fragile imprigionato in un corpo sbagliato. Scevra da ogni forma di egoismo sentimentale ,subirà anche un tradimento ,ma la sua luminosa forma consente ad Einar- Lili di mantenere vivo il suo vero contatto con il se . Parigi, accoglierà questa coppia ,i quadri di Gerda riscontreranno favori dal pubblico :mentre fuggiranno al contatto con la medicina ufficiale
Le severe diagnosi ,la prostrazione che seguono , metteranno a dura prova la coppia,ma Gerda gli lancerà sempre quel salvagente chiamato comprensione. “The danish girl” è una autentica storia d’amore amicale, che si fonda sull’accettazione dell’altro di fronte ad cambiamento di orientamento sessuale. Questa vicenda umana ha un carattere audace implica un cambiamento fisico irreversibile per Einar ma è espressa con estremo garbo, guidata da due interpretazioni superlative generanti il terzo personaggio di Lili. Lei si tramuta nel simbolo del coraggio, desidera un destino secondo le proprie scelte, aspira a nuove visioni rifiutando ogni forma di ingabbiamento capace di compiacere la serialità
. Il regista si avvale di due grandi attori che virano in una interpretazione emotiva ,è quasi inverosimile ma superbo il processo di trasformazione elaborato da i Hawking ,che incrociandosi con le sfumature psicologiche e mimiche della bravissima Alice Viklander sono il cuore pulsante di una spirale emotiva forte ma ribelle.
Romperanno insieme gli schemi anche quando le lancette dell’orologio indicano un tempo lontano. Hooper ci fa intravedere un grande messaggio che spesso la vita riserva subalterne proiezioni di felicità che fuoriuscendo dai binari della quotidianità abbracciano la necessita di avere coraggio di essere se stessi .
Paola Olivieri