FONDAZIONE PERGOLESI SPONTINI | COMUNE DI JESI | AMAT.JESI, SABATO 22 MARZO AL TEATRO STUDIO VALERIA MORICONI PER FAIR PLAY 45 GIRI CON ISABELLA CARLONI, GIOVANNI SENECA E FRANCESCO SAVORETTI

FONDAZIONE PERGOLESI SPONTINI | COMUNE DI JESI | AMAT

JESI, SABATO 22 MARZO AL TEATRO STUDIO VALERIA MORICONI PER FAIR PLAY

45 GIRI CON ISABELLA CARLONI, GIOVANNI SENECA E FRANCESCO SAVORETTI

 

 

20 03 2025 Sabato 22 marzo prosegue, con uno sguardo alla scena contemporanea, al Teatro Studio Valeria Moriconi di Jesi Fair Play, rassegna promossa dal Comune di Jesi con la Fondazione Pergolesi Spontini e l’AMAT, in collaborazione con Teatro Giovani Teatro Pirata, con il contributo di Regione Marche e MiC.

L’appuntamento è con 45 giri, spettacolo di teatro-canzone di e con Isabella Carloni, accompagnata dalle chitarre di Giovanni Seneca – che firma anche gli arrangiamenti delle canzoni – e dalle variegate percussioni mediterranee di Francesco Savoretti. I due eccelsi musicisti e compositori fanno da contrappunto alla brillante ironia dei testi, in un cabaret musicale che ci consegna uno sguardo leggero sulle origini della nostra modernità e interroga nel profondo anche il nostro presente.

 

Il live cabaret – come recita il sottotitolo – offre uno sguardo ironico e scanzonato su un passaggio cruciale della nostra storia: gli anni del miracolo economico e di un’Italia talmente ottimista da apparire oggi surreale. Le imprese sulla luna, la diffusione della televisione, i primi supermercati, la vita dei primi anni 60 prometteva all’Italia un grande avvenire, sogni e speranze che il Paese cullava accompagnato da una nuova colonna sonora. Riattraversiamo quegli anni con gli occhi di Lina, una casalinga degli anni ’60. Tra un’ingenua meraviglia e il buonsenso popolare Lina ci accompagna tra gli scaffali del primo supermercato, dove non serve la sua borsetta di rete, perché ci sono i sacchetti di plastica, ma che è così grande che finisce per perdercisi. E assieme al suo Luigi si avventura sull’Autostrada del Sole dove di certo servono gli occhiali scuri e dove le doppie corsie consentono persino i sorpassi. E come sarà la vita oltre il muro che divide la città di Berlino? E perché gli americani sono andati sulla luna e ci hanno piantato la bandiera? E come si fa a chiudere quelle che già si chiamano le case chiuse? Quante domande le si affollano in testa, insieme ai sogni, le paure, i rischi e le speranze di un mondo che sarà sicuramente sempre migliore, mentre le canzoni raccontano di amori, libertà nuove e piccole nostalgie, subito spazzate via dal vento di una lambretta e dall’inarrestabile progresso. La musica degli anni ’60, rivisitata da una sensibilità contemporanea, incontra nello spettacolo l’ironia del teatro per raccontare, attraverso piccoli affreschi intrecciati a canzoni, un’Italia spavalda e avida di futuro, che in quegli anni si affaccia a profondi cambiamenti e a scelte decisive.

Qualcosa sullo sfondo lascia forse intuire un’ombra dietro i sorrisi, appena un retrogusto, evocato dalle canzoni di Pasolini e dal suo sguardo lungimirante. Ma è solo un attimo, una nota in minore, mentre il tempo subito riprende il suo ritmo.

 

La produzione dello spettacolo è di Rovine Circolari

 

Informazioni e biglietteria Teatro Pergolesi 0731 206888, circuito biglietterie AMAT / vivaticket, anche on line.

Inizio spettacolo ore 21.

Comunicato stampa inviato da Barbara Mancia AMAT

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