Sarah Bernhard. The first Diva di  Aurine Crémieu

Sarah Bernhard. The first Diva di  Aurine Crémieu

“Sarah Bernhardt .The first Diva” è una chicca cinematografica che precipita lo spettatore  tra la  seconda metà  800’ e primi  900’  nell’ effervescente clima dell’alta società parigina, sempre  affollata da  aristocratici , intellettuali di grido  e affascinanti cortigiane lusso. Le  arti sono in fermento, siamo agli inizi della festante  Belle Époque. Nel 1844 nasce a Parigi Henriette Rosine Bernard che giovanissima  diventa Sarah Bernhardt ,la diva  banchetterà  per tutta la vita  con i più grandi intellettuali del suo tempo. Figura iconica, musa ispiratrice per  Gabriele D’Annunzio,  Jean Cocteau,Edmond Rostand, Sacha Guitry, Victor Hugo  e addirittura Marcel  Proust  disegnò nella “Recherche” un personaggio ispirandosi a lei. Affascinata dalle arti visuali è amica di  Gustave Doré, Alfred  Stevens, Georges Clarins e Louise Abbénd etcc.  E’ una  divina  creatura con gran un temperamento artistico , attraverso  un sua  ineccepibile  autenticità espressiva,  vive  le grandi emozioni delle eroine avvolgendosi sempre in costumi suggestivi.  Il destino di Sarah cambia a soli 15 anni, i suoi occhi si incontrano con  quelli del duca di Morny fratellastro di Napoleone III, che  consiglia alla  madre della ragazza  di metterla a studiare al Conservatorio : la giovane rimane estasiata quando assiste alla visione della tragedia ” Britannico “  di  Jean  Racine e  senza esitazione  decide di diventare un’attrice.

Recita  vari ruoli alla  Comédie-Française ma  senza  ottenere   il successo sperato. E’ al centro di uno scandalo  per aver  schiaffeggiato una grande attrice che, durante un gala in onore a Molière , spintona violentemente   sua sorella Regine, colpevole di aver pestato lo strascico della diva  . Sarà è una giovane indomita, rifiuta di scusarsi e viene espulsa.

Alexandre Dumas figlio  ha da poco  scritto “La signora delle Camelie”  e Sarah diventa una splendida Marie Duplessis mettendo in scena le contraddizioni emotive di questa prostituta, tristemente   stritolata dalle convenzioni, ma   pazzamente innamorata di  un  giovane lontano dal suo ambiente . Sarah conosce le dinamiche dei salotti borghesi affollati di uomini eleganti e danarosi in quanto figlia e nipote di una courtinases.

“Le passioni vissute e sognate è il battito perpetuo del cuore” recita Elsa Leopoivre voce narrante del documentario”.

Sarah è una donna   appassionante rende vitale  i suoi personaggi , si trasforma in una affascinante creatura teatrale  e così  la sua voce il suo corpo diventano messaggeri dei più grandi  drammi  romantici.  Ma tutto questo non le basta , è   curiosa , esplora nuovi territori artistici  interpretando un ruolo maschile in “Passant” di François  Coppée al Teatro dell’Odeon. Il suo gusto del travestimento svela  lati   della sua complessa personalità ,ma contemporaneamente   il suo  cuore è sempre in tumulto, ma l’uomo della sua vita il figlio Maurice. Il giovane è nato come lei da una relazione nascosta. La  Bernhardt fa parlare di sé , i giornali impazzano per le sue bizzarrie, acquista una bara di mogano foderata di raso nella quale si fa fotografare da Nadar, ma,  sotto  i suoi capricci si nasconde una  ardente  patriottica. Scoppia nel 1870  Il conflitto  franco-prussiano che  mette a ferro e a fuoco  Parigi, l’amato Teatro Odeon diventa una ospedale  nel quale l’attrice  esercita un ruolo da paramedico militare . All’alba di una Francia sconfitta ,ritorna da un lungo esilio  Victor Hugo  che incontra l’attrice  trasformandola nella Regina di Spagna del dramma politico amoroso Ruy Blas .

Sarah continua ad incarnare l’archetipo della regina  trionfando ancora alla Comédie Francais e  durante una interminabile tournée americana incantando le platee oltreoceano. Non si stancherà mai di scrivere  nuovi capitoli  neanche dopo l’amputazione della gamba, schiudendosi   nelle arti visive  e nel cinema etcc, Muore nel 1923 lasciando un vuoto incolmabile.

50’ minuti di intenso cinema nel quale la regista stringe a sé il pubblico alla scoperta di una donna dalla straripante modernità, protagonista di una vita  di successo  volta alla ricerca ed alla  reinterpretazione dell’arte.

Le passioni vissute e sognate è il battito perpetuo del cuore” frase del documentario

 

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