23 01 2024.Negli anni 80’ Özpetek frequentava la prestigiosa sartoria Tirelli nella quale si realizzavano i leggendari costumi di Piero Tosi e Danilo Donati etcc, gli indimenticabili ricordi e le affascinanti visioni hanno lasciato profonde tracce dentro di lui, diventando spunto autobiografico per “Diamanti”, uscito nel dicembre 2024.
Il film diventa nel suo correre una abbacinante memoria cinematografica, capace di raccontare tra realtà e finzione il Ferzan di ieri e di oggi, autore di un grande affresco dai colori sgargianti incupiti dai difficili vissuti delle ricamatrici e delle modiste che vi lavorano . Sono le vitalissime midinettes il cuore pulsante dell’opera , brillano come i diamanti per autenticità ed il loro carbonio è quella laboriosità e complicità tutta femminile, mera arma vincente delle sartorie . Con ago e filo e tanta fatica materializzano quei dettagli che rendono unici i costumi che assumono il valore narrante, diventando personaggio insieme all’attrice che li indossa. Ma delle sartine non ne parla mai nessuno! Özpetek invece le celebra con un cast di 18 star, che appaiono nelle prime immagini del film attorno ad una tavola imbandita ,ignare che il regista sta per cucirgli addosso un inaspettato ruolo . Solo Elena Sofia Ricci dichiara che è impossibilitata a partecipare regalandoci in corso d’opera una magnifica visione.
Magicamente questo gineceo precipita in un atelier cinematografico degli anni 70’ ,diretto da Alberta ( Luisa Ranieri ) e Gabriella ( Jasmine Trinca), due sorelle fiaccate da destini amari. La spigolosità della prima ,causata da un amore irrisolto, si frange con la fragilità della seconda, messa in scacco dall’incontenibile dolore per la morte della figlia. Gabriella sembra non provare più niente scivolando in un folle turbino di emozioni contrastanti. Alberta chiusa nella sua corazza, cammina nel suo atelier osservando con sguardo inflessibile le sue lavoranti , sono donne intimidite dal piglio perfezionista della direttrice che le protegge lanciando loro un salvagente mentre stanno per essere inghiottite dalle mareggiate della vita.
Tra sommessi chiacchiericci, chiassose cene e caffè presi al volo ,si svelano i tratti distintivi delle protagoniste legate da una sorellanza riconoscendosi a pieno in un frase che diventerà un motto “ Non siamo niente , ma siamo tutto . Siamo come formiche :da sole siamo piccole, ma insieme siamo una forza.”
Appare la divertente Eleonora ( Lunetta Savinio) con una nipote contestatrice di nome Beatrice ( Aurora Giovinazzo); la modista Paolina ( Anna Ferzetti) che ha difficoltà economiche ed un piccolo da allevare : Nicoletta ( Milena Mancini) è vessata dal marito Bruno ( Vinicio Marchioni) che la minaccia di morte; Nina ( Paola Minaccioni) condivide con il marito la disperazione per un figlio precipitato nella depressione. Fausta ( Geppi Cucciari)invece vive con ironia e divertimento l’amore;Carlotta (Nicole Grimaudo) è dedita creare nuove cromatismi; e che dire della sognante Giuseppina ( Sara Bosi) che cerca un suo ruolo nella sartorie? .Ma di tutte loro si prende cura la nostalgica e delusa Silvana ,( Mara Venier) ex ballerina che ora sforna golose pietanze regalando sfere con pesci fortunati. Le figure maschile sono ai margini della storia mentre le nostre cercano una mediazione con la vita .
L’atmosfera ritmata dal ronzio delle macchine è rivoluzionata dall’arrivo di Bianca Vega, ( Vanessa Scalera )una impetuosa costumista di fama internazionale, ingaggiata da un insigne regista ( Stefano Accorsi) premio Oscar, in cerca di abiti forse più ipnotizzanti dei personaggi. Improvvisamente tutto ruota attorno alla complessa realizzazione di un fastoso abito rosso invocante “un Settecento “geometrico corporeo “ dice Bianca. E’ una creativa intrappolata tra mille dubbi, ma sempre tesa verso la perfezione. Tutto sembra naufragare, ma una grandiosa cena apre il ventaglio della creatività della sartoria vestendo finalmente con tessuti meravigliosi un sogno, eternato dalla grandezza del cinema evocante quella fiamma che attraversa il tempo .
Frasi del film
“un Settecento “geometrico corporeo
Non siamo niente , ma siamo tutto . Siamo come formiche :da sole siamo piccole, ma insieme siamo una forza.”
Paola Olivieri