E la festa continua! Regia di Robert Guédigian
03 05 2024.Nel novembre del 2018 Marsiglia fu colpita da una terribile tragedia, improvvisamente crollarono su stessi due palazzi, l’evento catastrofico produsse un generale sgomento perché morirono otto persone. Il regista Robert Guédigian parte da questo evento di cronaca per tessere una trama cinematografica dal piglio sociale ambientata nello stesso quartiere del disastro: è interpretata da un clan di personaggi fiabeschi, che vivono nello stesso quartiere dell’accaduto.. È il momento di reagire, le elezioni sono in vista!
Dentro una chiesa occupata appare Alice (Lola Maynark) mentre dirige un coro che intona Emmenez moi di Aznavour ,canzone colma di allegorie : è la fidanzata di Sarkis (Robinson Stevenin) un ragazzo di origine armene proprietario di un bar. Il giovane ne è pazzamente innamorato, deciso quindi a ufficializzare il legame in famiglia con una cena di benvenuto, preparata dalla madre Rosa (Ariane Ascaride). Quest’ultima è una donna dal cuore puro, un faro di speranza nel quartiere perché si spende per gli svantaggiati, in procinto di candidarsi come capolista. Intorno alla tavola imbandita, appaiono i personaggi perfettamente disegnati del regista che, svelano con dialoghi frizzanti e scambi di battute, quella solidarietà che reciprocamente li sorregge nei momenti di crisi .Sono fieri della loro origine armena ,parte del loro cuore è nella terra lontana . Oltre Sarkis, c’è il fratello Minas (Grégoire Leprince-Ringuet) insieme alla moglie con le figlie e lo zio Tony (Gérard Meylan)“ l’ultimo taxista marxista di Marsiglia ” così Rosa lo descrive. La donna è moglie ed l’alter ego del regista, si addentra nel sociale partecipando a riunioni politiche dominate dai personalismi che siglano solo disaccordi. L’inaspettato coinvolgimento emotivo della donna con Henry (Jean-Pierre Darroussin)padre di Alice spariglierà le carte in tavola . Stanotte ho fatto l’amore! dice candidamente al figlio svelando che la sua vita sta per rinnovarsi. Mille titubanze attraversano l’attivista, troppo disillusa da un presente omologato che sente estraneo, ma profondamente legata alla sua ideologia che ha elevato la sua concezione di vita priva di orpelli, permeata di valori a cui si è aggrappata per non cadere nel baratro dell’indifferenza. La pasionaria non riesce a smettere di essere se stessa, anzi nei sogni notturni rincontra il padre un idealista che gli lascia ancora nuovi messaggi. Rosa con Henry guardano l’orizzonte e mentre i loro occhi si perdono nello scintillante Mediterraneo, altri uomini e donne si stringono in una azione collettiva riversandosi in piazza 5 Novembre per ricordare quel crollo sotto la statua di Omero. Dunque la festa continua, “niente è finito e tutto comincia” come dice giustamente Rosa.
Frasi del film
niente è finito tutto comincia
. Stanotte ho fatto l’amore
)“ l’ultimo taxista marxista di Marsiglia