3011 2023.“Napoleon” è firmato da Ridley Scott, precipita lo spettatore in un difficile e contraddittorio periodo storico, alla scoperta del leggendario Napoleone (Joaquin Phoenix): stratega senza rivali ed eredi, promulgatore di riforme sociali pulsanti di modernità. Su questo spettacolare kolossal, piovono polemiche da parte di studiosi per la scarsa veridicità sugli eventi storici, ampiamente sovrastate da un originale nucleo drammaturgico che inquadra l’importanza del legame tra Napoleone e la moglie Josephine (Vanessa Kirby). L’identità del condottiero si intreccia al vissuto della donna vivendo insieme ascesa e disfatta: l’uomo svestendosi della sua arroganza, svela la sua complessa identità facilmente manipolabile solo dell’aristocratica moglie.” Voi siete una nullità senza di me, ripetetelo” dice Josephine che abilmente è sfuggita alla ghigliottina durante la Rivoluzione.
Il loro burrascoso amore passionale quanto infedele da entrambe le parti, accompagna Napoleone nelle sue famose battaglie, così abilmente condotte da colpire al cuore gli assetti geopolitici: esse sono il frutto di una mente fuori dall’ordinario, capace di far vacillare i troni degli imperatori. Percepisce la forza del potere assoluto capace di assoggettare il popolo avendo visto una Francia sconquassata dalla Rivoluzione. Nelle prime immagini, lo vediamo mentre il suo sguardo si posa sugli ultimi momenti di vita della regina Maria Antonietta ( Catherine Walker): la donna viene trascinata sul patibolo, fieramente attraversa una folla esultante in cerca di vendetta. Napoleone è un giovane all’altezza delle sue ambizioni, cavalca gli eventi con la vittoria di Tolone sugli inglesi, padroni di un importante forte. Immediatamente si guadagna la promozione da capitano a generale, ma questo a lui non basta. E’ cupo, ieratico, quasi assonnato forse annoiato mentre ascolta il politico Paul Barras (Tahar Ramin), probabilmente certo che di lì a poco afferrerà anche il suo potere. Lo vediamo guardare l’orizzonte seguendo come dice lui stesso orme di Alessandro Magno e Cesare.” Ho trovato la corona di Francia nel fango e adesso la pongo sulla mia testa!” dice Napoleone quando si proclama imperatore. Per lui, toccare l’apice significa immolare il suo matrimonio sterile con Josephine: la patria vuole un erede. Il divorzio doloroso, le sconfitte sul campo di battaglia gli dicono che il suo tempo è finito, mentre i potenti si stringono contro di lui. Il regista Ridley Scott, autore di fascinosi viaggi nella storia, dà vita alle sue cruente battaglie come quella di Austerlitz e Waterloo: appaiono soldati che vanno incontro alla morte pensando alla grandezza della Francia, cavalli impazziti e sgroppanti, laghi ghiacciati squarciati da colpi di cannone, nei quali precipitano soldati feriti diventando vasche di sangue, il freddo artico della Russia e la fame piegano gli eserciti mentre uomini cadono nel fango. Il film si chiude con la riepilogazione delle vittime delle battaglie: il giudizio su Napoleone è ancora divisivo, tutt’oggi sospeso e quindi “ ai posteri l’ardua sentenza” come scriveva Manzoni nella sua ode “5 Maggio”.
Paola Olivieri
Frasi del film:
.” Ho trovato la corona di Francia nel fango e adesso la pongo sulla mia testa!
.” Voi siete una nullità senza di me, ripetetelo