“Un pays en flemmes” firmato da Mona Convert presentato in anteprima nella sezione ACID di Cannes 2024, ha vinto Pordenone doc Fest 2025, ex equo con Light Memeories di Misha Valleyo Prut. Opera sperimentale ma realista al limite con lo stile documentarista, ,è l’esordio poetico della regista francese Mona Convert, che precipita lo spettatore nell’ oscurità delle foreste delle Landes, illuminate dalla magia dei fuochi pirotecnici. Quest’ultimi, sono creatori di una abbacinante atmosfera, quasi ipnotica ,nella quale si tramandano i mille segreti del fuoco che passano da una generazione all’altra.
Patrick , Margot e Jean Pujol Auzier conoscono la potenza di questo elemento, conferendogli una accezione spettacolare , lo maneggiano con maestria e soprattutto con rispetto, stringendo una comunità in una festa fragorosa quasi pagana. In una delle scene chiave del film, Margot indossa un casco pieno di fuochi pirotecnici :l’accensione di questi, la trasforma in una fiamma crepitante, mentre passeggia in una natura rigogliosa. La stessa Margot insieme al padre Patrick ,è parte di una comunità che di giorno si appresta a cucinare il cinghiale per le scorte invernali, mentre gli animali entrano in questa opera con sguardi puri . La regista fotografa questo paradiso che splende di una sua autenticità, interconnesso ai cicli della natura che ne scandiscono i ritmi di rigenerazione . Mona Convert percepisce il linguaggio visibile ed invisibile della natura ,sceglie una colonna sonora narrante che, tra dissonanze , cori e frasi di una lingua immaginaria ,canta un contesto naturale che messo in scacco dai fuochi cambia il suo volto di notte.
Paola Olivieri.