Il teorema di Margherita diretto da Anna Novion.

Margherita ( Ella Rumps) è il  genio assoluto  della matematica tra colleghi maschi nell’ambito della prestigiosa ‘Ecole Normale Supérieure di  Parigi  nella quale gira in pantofole da lei stessa considerata come una specie di  casa . E’ stimata dai suoi  compagni di  studio  come dall’esimio professor Verner (Jean Pierre Darroussin)che immotivatamente chiama a lavorare con lui  Lukas ( Julien Frison)un altro dottorando da Oxford. Questa nuova presenza destabilizza la giovane ,che continua a perdersi tra teoremi alla caccia di secolari congetture sfuggite a generazioni  scienziati . Aspira a   dimostrare la teoria di Gooldbach, smaniosa di entrare nell’olimpo dei grandi “Bisogna essere solidi per lavorare su Gooldbach è un problema labirintico sul quale ci si può perdere fino a consumarsi completamente le dirà il professor Verner . Tutto improvvisamente cambia con il   primo seminario di Margherita ,parte dell’esposizione   della sua tesi viene  subito  invalidata da  Lukas che  rileva  un errore: la giovane smarrita ,vittima del suo fallimento cade nel panico,  tradita dalla scienza che più ama  e soprattutto dal  suo mentore a cui  muoverà pesanti accuse.  Improvvisamente e soprattutto impulsivamente lascia l’università, luogo nel quale si era conquistata .un ruolo, cresce in fretta ,cammina   in percorsi paralleli più scanzonati  nei quale scopre gioie e trappole della vita rimanendo ancorata alla sua  singolare ma lucida  razionalità .La regista sottolinea quanto l’ingenuità e la poca esperienza di Margherita susciti stupore in Noa (Sonia Bonny) disinibita ballerina con la quale condivide l’appartamento: il sostentamento economico diventa l’urgenza per entrambi , la nostra  che  non dimentica il potere ed i  meccanismi delle immutabili leggi della matematica,  le applica al gioco  d’azzardo trasformandosi in una vincente nel quartiere orientale. Atteggiamenti concreti  quanto emotivi si fanno largo dentro l’ossessiva Margherita,   raggelata nell’infanzia dall’assenza  del padre e dall’abbandono del professore Verner parco di slanci umani .Lukas un tempo rivale  diventa la chiave  per la risalita della giovane  che, non dimenticando  la sfida del teorema di Gooldbach, è  pronta per un ridefinito   percorso  sicuramento meno tossico  alla ricerca di quell’agognato plauso in un mondo quasi totalmente maschile.

Bisogna essere solidi per lavorare su Gooldbach è un problema labirintico sul quale ci si può perdere fino a consumarsi completamente

Paola Olivieri

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