TOURNÉE NELLE MARCHE PER ASPETTANDO RE LEAR CON ALESSANDRO PREZIOSI E NANDO PAONE
DA MARTEDÌ 26 NOVEMBRE AL TEATRO SANZIO DI URBINO
IL 27 NOVEMBRE A LA FENICE DI SENIGALLIA, IL 28 E 29 NOVEMBRE AL LAURO ROSSI DI MACERATA
E IL 30 NOVEMBRE E 1 DICEMBRE AL VENTIDIO BASSO DI ASCOLI PICENO
Una lunga tournée nelle Marche per Aspettando Re Lear di Tommaso Mattei, con Alessandro Preziosi, che firma anche la regia, e, tra gli altri, Nando Paone da martedì 26 novembre al Teatro Sanzio di Urbino (ore 21), il 27 novembre a La Fenice di Senigallia (ore 21), il 28 e 29 novembre al Lauro Rossi di Macerata (ore 21) e il 30 novembre (ore 20.30) e 1 dicembre (ore 17.30) al Ventidio Basso di Ascoli Piceno.
Lo spettacolo – proposto nelle stagioni teatrali promosse dai rispettivi Comuni con l’AMAT e con il contributo della Regione Marche e del MiC – si concentra sul momento chiave dell’intera tragedia rappresentato dalla tempesta che colpisce il re proprio mentre vaga nella landa desolata per allontanarsi dal disastro combinato con le amate figlie. Accompagnato dal conte di Kent e dal fedele Fool, assiste inerme allo sconvolgimento dell’ordine naturale. Lear ama solo se stesso e la mancanza d’amore che l’ha indotto alla follia. Ma durante la tempesta subisce una metamorfosi, al cospetto della furia della natura diviene umile, non ha bisogno di cercare rifugio, comprende che il suo vero dolore è più profondo. La tempesta è il culmine del caos a cui alla fine deve arrendersi tornando uomo tra gli uomini, debole, amareggiato, stanco, ma finalmente spoglio di quella corona che lo ha condotto alla distruzione. A pagare le conseguenze della cecità dei genitori saranno i figli.
Re Lear è una tragedia riconosciuta da sempre come una perfetta rappresentazione dell’umana condizione. In essa si assiste al disintegrarsi di due sistemi di valori, quello medievale e quello rinascimentale. Il re è l’incarnazione del patriarca, del monarca e della gloria dell’era europea. La sua morte mostra la caducità di quei sistemi di potere di cui i nostri personaggi ora abitano le rovine, come sprofondati nel vuoto. Quando tutto è andato perduto nel suo mondo instabile nulla rimane ed è proprio questo nulla con cui prima di tutti Edgar, che salirà sul trono dopo Lear, dovrà fare i conti. È come se il protagonista prevedesse l’inevitabile vuoto che ci attende come risultato del fatiscente ordine permanente.
Completano il cast dello spettacolo – prodotto da Pato, Teatro Stabile del Veneto Teatro Nazionale, Teatro della Toscana – Arianna Primavera, Roberto Manzi e Valerio Ameli. Le opere in scena sono di Michelangelo Pistoletto, le musiche di Giacomo Vezzani.
Informazioni: Urbino 0722 2281, Senigallia 335 1776042, Macerata 0733 230735, Ascoli Piceno 0736 298770, biglietterie circuito AMAT / vivaticket.
comunicato stampa inviato da Barbara Mancia