Alpha regia di Jan-Willem van Ewijk.
Rein (Reinout Scholten van Aschat) è un istruttore di snowboard che si è trasferito nelle Alpi svizzere dopo il lutto della madre. Non avendo più notizie del figlio, Giis padre di Rein (Gijs Scholten van Aschat) si reca a trovarlo, ma viene accolto con freddezza perché il loro rapporto corre tra rancori mai sopiti e sospetti. I dialoghi scarni come le immagine della montagna sono supportate da un commento musicale narrante capace di amplificare il complicato andamento emotivo del film. Giis è un ’affascinante attore molto famoso in Olanda, ricerca continuamente l’attenzione degli altri fino a flirtare con la fidanzata del figlio ,incurante del loro legame . Il cambio generazionale tra Rein e Giis non è mai avvenuto, il loro sbilanciato rapporto mai costruito nel tempo ha schiacciato Rein, il quale si ribella al padre con altrettanti egocentrici atteggiamenti. La scalata nelle Alpi a cui tutti partecipano, si trasforma in una drammatica resa dei conti, perché Rein e Giis sono incuranti che la montagna impone di legarsi dentro una bolla di fiducia. L’avventura tra le vette rocciose imbocca una china pericolosa quando Rein scalando ignora i timori del padre ed i repentini cambiamenti metereologici causati dall’instabilità degli elementi. I due precipitano in balia della neve e del gelo stringendosi con gesti affettuosi poggiandosi ormai su corpi fiaccati. Le immagini mozzafiato sono co protagoniste di questa lotta prima psicologica e poi della sopravvivenza tra uomini che sulle spalle hanno zavorre troppo pesanti. Forse, quelle zavorre non le perderanno neanche nella drammatica discesa.
Paola Olivieri