Marcello mio regia di Christophe Honoré.

 

13 06 2024..La regista Nicole Garcia, chiede a Chiara mentre  sta provando una scena con l’attore Fabrice Luchini,  “di essere più Mastroianni che Deneuve”: queste parole suscitano nell’attrice emozioni contrastanti provocandole  un incubo notturno.   La donna ,vede il suo volto trasfigurarsi con quello di Marcello, precipitandola in una dimensione allucinatoria e  onirica nella quale rincontrare  il padre con i suoi vizi e vezzi e finalmente  prendere le distanze dal mito.. Indossare  abiti che lo ricordano  significa proiettarsi in una icona del cinema mondiale e  perdere la propria concretezza. E così nella strade parigini appare un nuovo Marcello! Il bizzarro travestimento scuote la madre  Catherine Deneuve, l’ex marito Benjamin Biolay, e ex fiamma giovanile  Melvill Poopard  , mentre per  il grande attore per  Fabrice Luchini, diventa l’occasione per stringere una amicizia con un attore che ha molto amato e non ha mai conosciuto. Forse è l’unico a ricordarsi che  gli attori si sdoppiano continuamente e che  nell’arte  tutto è possibile. In questa dimensione  immaginaria, Chiara Marcello vagabonda nella notte   in cerca di fantastici incontri ,fino ad  imbattersi   in  un  soldato inglese ,(Hugh Skinner) che piange  per amore:  questo  eco cinematografico   ci precipita nelle atmosfere viscontiane de “ Le Notti bianche” quando  sogno e desiderio coesistono nel territorio del ricordo Poi c’è un adorabile cagnolino che la segue proprio come succedeva a suo padre. Si aprono i cassetti dei ricordi proprio nel lussuoso appartamento nel  quale Chiara viveva   insieme ai suoi genitori,  ma frugando un po’ troppo nel passato qualche conto deve essere stato saldato e   Catherine scivola   nell’amarezza. .

Ma è impossibile  vivere in una  dimensione nella quale  set e vita reale si intrecciano  e così Il  viaggio di Chiara insieme ai suoi comprimari  termina nella spiaggia di Formia con il  fantasma di Marcello che aleggia lasciato andare propria dalla figlia che si avvia verso nuovi lidi.

Paola Olivieri

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