03 08 2023.Nel 1966 Jane Birkin interpreta nel film “Blow up” di Michelangelo Antonioni una modella bionda poco vestita, questo piccolo ruolo le regala una grande notorietà. Serge Gainsbourg invece, è un eclettico e affermato cantautore di origine ucraine, ancora oggi continua ad essere fonte di ispirazione. Galeotto è stato il loro primo incontro durante i provini di Slogan diretto da Pierre Grimblat: scoppia amore vero ,diventando la coppia più fotografata e glamour tra gli anni 70 e 80.Sono insieme affascinanti , trasgressivi ed iconici. Anche Helmut Newton immortala la loro alchimia con Jane che si riconferma essere dolcemente scandalosa. .Serge coglie della compagna il talento, insieme sbancano le classifiche con “Je t’aime mon plus : per i due è l’inizio di un prolifico sodalizio artistico che continuerà anche dopo la fine del loro legame.
La Birkin è ormai un astro nascente nel panorama musicale francese, inventa un suo stile che fa tendenza. Compra una comoda borsa di paglia che indosserà anche nelle kermesse festivaliere avvolgendosi in abiti della Haute Couture estremamente eccentrici e viranti verso il nude look. E’ androgina ma scoppia lo stesso di sensualità .Basta un filo di matita negli occhi che diventa erotica mentre elargisce radiosi sorrisi ed i lunghi capelli cadono sulle spalle spesso nude. E una lolita? Lo è stata solo per Jacques Deray ne “ La Piscina” : interpreta una pericolosa adolescente che gioca con le gelosie ed il rancore di due uomini che si contendono la raffinata Marianne ( Romy Schneider). La Birkin è stata una icona che ha saputo leggere i tempi delle nuove generazioni. Fiumi di inchiostro sono stati versati per lei,, il suo volto è parte dell’immaginario collettivo! Neanche mirabile acrobazie tra aggettivi ed improbabili allusioni riescono a disegnare un lato inedito. Ma, sono gli occhi della figlia Charlotte Gainsbourg, a svelare il volto della star attraverso “ Jane by Charlotte”, un documentario coinvolgente che corre sul filo delle emozioni capaci di scandire i tempi della vita interiore.
Più che un biopic è una dialogo intimo nel quale si fronteggiano due donne di fronte all’obbiettivo, sono visibilmente impacciate ed intimidite: il momento di raccontarsi è sempre difficile!.Gli occhi della Birkin sonoferiti , su di lei si è abbattuto il lutto della figlia Kate Barry morta tragicamente nel 2013. Ma sono le foto di Kate, nota fotografa, ad intrecciare il passato ed il presente come vecchi profumi ed oggetti che Jane ha rinvenuto nella casa di Serge Gainsbourg ,diventata una sorta di museo Nonostante il dolore insegua sempre la diva ,sprazzi di giovialità erompono sul suo viso quando ricorda gli emozionanti shooting fotografici. E’ ancora luminosa con un innato charme !Le sue interpretazioni musicali così vibranti gli permettono di abbandonarsi nella dimensione artistica, regalando al pubblico la parte più bello di se . La figlia Charlotte, guarda la madre con occhi colmi di emozione consapevole dell’inevitabile distacco difficile da accettare “ Questo documentario mi ha reso sentimentale …Impariamo a vivere senza le nostre madre, sembra uno scopo che ci diamo. Emanciparsi ad ogni costo!. Io non voglio emanciparmi ,voglio aggrapparmi “sussurra Charlotte mentre osserva la madre che passeggia sulla spiaggia. Momenti di felicità , dolore e saggezza chiudono il film sulla Birkin scomparsa improvvisamente il 16 scorso luglio nella sua casa parigina
“Questo documentario mi ha reso sentimentale …Impariamo a vivere senza le nostre madre, sembra uno scopo che ci diamo. Emanciparsi ad ogni costo!. Io non voglio emanciparmi ,voglio aggrapparmi” frasi del film.
Paola Olivieri