06 07 2023.Durante la 59esima Edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro ,è stato presentato al Teatro Sperimentale “Ennio” firmato dal Premio Oscar Giuseppe Tornatore, protagonista della retrospettiva del Festival.
Il regista stila un umanissimo ritratto del grande Morricone grazie ad lunga intervista da lui concessa , che si rivela essere il filo virgiliano dello splendido documentario, attraversato da foto d’epoca e preziose testimonianze. Da questa partitura cinematografica, erompe quel vortice di emozioni e genialità artistica che contraddistingue il maestro: un uomo silenzioso , schivo ,mai autocelebrativo. Riaffiorano attraverso la sua melanconia e dolcezza ricordi di tempi lontani, gioie e delusione vissute dallo stesso compositore durante la sua carriera. Testimonianze di cantanti come Edoardo Vianello, Gianni Morandi, Gino Paoli etc rimbalzano continuamente , perché Morricone rendeva catalizzanti le canzone con giochi ritmi, fiati e cori Etc. . L’attore Clint Eastwood, protagonista della cosiddetta trilogia del dollaro, rammenta come la musica rendeva più intensa la sua interpretazione. Direttamente da un set americano, Quentin Tarantino omaggia il maestro che si è aggiudicato l’oscar nel 2016 proprio con “Hateful Eight”. Lo smisurato talento di Morricone insieme al solido legame con la sua unica moglie, (vissuta nella discrezione assoluta), sono stati le chiave del suo successo planetario.
Non c’è parte del mondo che non conosca le sue colonne sonore !.Ha lavorato con registi del calibro di : Petri , Pontecorvo, Pasolini, Bertolucci, Montaldo, Bellocchio, Argento, i Taviani, Sergio Leone , Oliver Stone, Malik ,Quentin Tarantino etcc… Di lui sapevamo che aveva seguito le orme del padre trombettista e quindi figlio d’arte, ma ampliato i suoi orizzonti iscrivendosi alla classe di composizione con Goffredo Petrassi. Il conseguimento del diploma in composizione è un punto di partenza, lascia la musica assoluta preferendo attraversare il cinema con la sua la musica da film-: questa scelta molto forte non fu mai condivisa da Goffredo Petrassi, aprendo con il maestro una frattura spirituale . Ennio aveva tradito la musica colta e si era concesso al cinema.
E’ innegabile che la musica da film è influenzata da trame e personaggi: quella di Morricone è una rappresentazione sonora avvolgente, spesso poggiante su strutture classiche intrecciate a geniali arrangiamenti appresi durante i suoi anni gavetta nei night. Quindi, questa doppia formazione, ha permesso a Morricone di giocare con suoni più svariati:versi di animali , scricchioli del legno , fischi, carillon , rumori dei tamburi, che , filtrati da sfrontatezza compositiva, sono diventati temi musicali capaci di leggere le immagini. La semplicità nel raccontare queste scelte, trascinano lo spettatore in una dimensione a noi sconosciuta resa fruibile da Tornatore legato a Morricone da una profonda stima e amicizia.
paola olivieri,