08 04 2021Cosa promettono quei palloncini colorati librando in un cielo terso a quei passeggeri pronti a salpare su una nave da crociera? Per alcuni di questi, navigare sul Volga significare fuggire ad un difficile presente, per altri la ricerca di una autenticità sentimentale è una nuova ancora di salvataggio :la nostalgia verso un passato fin troppo idealizzato ha svuotato il loro lato emozionale . A mano a mano, l’iniziale atmosfera festante si tinge di una struggente malinconia : i nostri turisti condividono tra loro intime paure e fragilità fatte di sogni spezzati mentre sono in cabina ,oppure mentre sorseggiano un drink. Quasi tutti i ,sono per lo più alle soglie dell’autunnale stagione della loro vita,i loro zaini sono stracolmi di sofferenze e gli amori hanno hanno lasciato ferite difficili da rimarginare . Eppure ,non smettono di sognare e come dice il grande poeta ,scrittore Giovanni Papini “ Il sogno non è sogno ma vita”. Ed ecco che quel battello fluviale assume una connotazione fortemente romantica, uno speciale luogo in cui rifugiarsi, ma la ricerca dell’amore può essere amara. ” Vorrei un uomo che sappia quanto zucchero metti nel caffè” dice Yuliya una piccola signora che si innamora di un distinto uomo, per poi scoprirne una inaffidabilità. Mentre tra le lacrime l’affascinate Oksana si interroga sul vero significato della vita , il corpulento Yura attraverso le sue canzoni canta il suo dolore perché intrappolato nel passato. Ma ci sono ancora coppie datate che battibeccando cercano una nuova primavera. Il regista Sladkowski si avvicina ai protagonista con delicatezza, strappa loro dei splendidi primi piani straboccanti di una fragilità emotiva talmente sincera da essere ipnotizzante. Mentre finiscono amori sbocciano nuove amicizie infiorettate da risate e gag . E la nave va… solcando lentamente il Volga insieme ai i suoi passeggeri verso un destino ignoto attraversando una magica Russia .
Paola Olivieri