“Giovane e bella” regia di François Ozon
04 02 2021.Isabell (Marina Vacht) è una adolescente dal fascino catalizzante, protagonista perfetta di “Giovane e bella “ (2013) firmato da Ozon, il quale indaga senza esprimere giudizi sulla prostituzione minorile femminile. Il regista disegna una solitaria lolita che, dopo una deludente vacanza estiva nella quale perde la verginità, inizia il suo percorso alla scoperta della propria sessualità offrendosi a pagamento con clienti facoltosi .Si fa chiamare in rete Lea , indossa di nascosto gli abiti della madre, ha tariffe alte per le sue prestazioni ma con il denaro guadagnato non compra niente.L’idea di prostituirsi la eccita, per lei è solo un gioco ” mentre ero li non sentivo quasi niente” dirà al suo psicologo “Ma quando poi ci ripensavo dopo, a casa..a scuola… avevo voglia rifarlo ” “ A diciassett’anni non si può essere seri” , recita una poesia di Rimbaud studiata nella classe del liceo frequentato di Isabell ,capace di spiegare la fuggevolezza del sogno d’amore in giovane età . E’per tutto il film enigmatica, sprigiona al suo passaggio un fascino ammaliante e contemporaneamente vive con sconcertante leggerezza la sua esistenza: ogni sua azione, corre sul filo della menzogna, ormai schiava solo della sua ossessiva morbosità che la precipita dentro la spirale del vizio.
Tutto viene a galla quando un suo anziano cliente (forse il preferito perché gentile), gli muore tra le braccia:la giovane viene individuata dalla polizia che subito si interfaccia con la madre, sconvolta della doppia vita della figlia. Isabell interrogata dalla famiglia risponde a monosillabi , la terapia psicanalitica non aprirà il lato emotivo della ragazza , uscirà da quell’agghiacciante indifferenza solo quando incontrerà la moglie dell’uomo che è morto con lei.
Il dialogo tra le due vibra di una sincerità sconcertante, emergono verità inconfessabili e poco dopo,cadranno in un sonno ristoratore distaccandosi da quella realtà vissuta con troppo menzogna: il risveglio per Isabelle coinciderà con la rinascita delle emozioni, che gli offriranno nuovi frammenti di vita.
Paola Olivieri