“LACCI” REGIA DI DANIELE LUCCHETTI.

LACCI

28 01 2021 Lacci  firmato da Daniele lucchetti è tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone interpretato da una cast di eccezione composto da Linda Caridi, Giovanna Mezzogiorno, Alba Rohrwacher,Luigi Lo Cascio,Laura Morante Adriano Giannini Silvio Orlando.Il regista attraversa la storia di un nucleo che non naufraga mai totalmente, perchè quelle infedeltà e quei  rancori  diventano il tormento che li legherà per sempre

Quanta amara verità c’è in quel veglione carnevalizio che apre il film mentre i protagonisti Aldo e Wanda, scambiandosi insinceri sguardi, danzano aggrappati l’uno con l’altro in quel trenino sorrentiniano che non va da nessuna parte. Agli occhi degli altri la loro unione è perfetta, allietata dalla nascita di due figli ma un banale battibecco tra i due sfocia in una drammatica resa dei conti, nella quale l’uomo confessa imbarazzato di essere stato con una altra donna.

Perché me lo dici! Risponde la donna che in un attacco d’ira lo butta fuori di casa e lui, senza battere ciglio, andrà via per sempre: sarà dentro un successivo e drammatico scontro che Wanda ricorderà al marito l’indissolubilità del matrimonio.

Quello che ti è successo può succedere, però tu devi tornare…noi però abbiamo fatto un patto e abbiamo deciso di andare vivere insieme…non è una questione di amore ma di lealtà. Se sei innamorato cambia tutto. Ti sei innamorato?

Aldo a queste domande così dirette formulate da Wanda ed in seguito dalla nuova compagna Lidia, non risponderà mai, limitandosi sempre ad eludere, oppure a dichiarare sempre la sua autenticità nel raccontare il proprio stato emozionale.

E’ da questo momento, che la vita della coppia sarà governata  da lunghe attese e violenti litigi, perché i legami, anzi i lacci che tengono uniti quel nucleo si lacereranno con sofferenza e sono talmente stretti, da trasformarsi in una infernale tortura che li bloccherà nel limbo dell’infelicità.

Il braccio di ferro tra Aldo, incapace quasi di amare e Wanda, decisa a tenere stretta i brandelli di quella famiglia, produrrà sofferenze ai loro figli sempre sull’orlo dell’insicurezza a cui è stato negato di rifugiarsi dentro il guscio genitoriale, affollato solo dall’ astio e dalla vendetta.

Alba Rohrwacher e Luigi Lo Cascio danno vita al periodo più tormentato della coppia, che affonda tutto il suo presente nella vendetta e quelle caraffe frantumante, come le porte sbattute, sono specchio di inspiegabili trame segrete che stringono inspiegabilmente coppie senza amore.

Mentre il film corre ripiegandosi sull’instabilità, appare la coppia di Vanda e Aldo molti anni dopo ancora sposata che sta facendo i bagagli per una vacanza al mare lasciando il loro gatto amatissimo alle cure della figlia. Laura Morante e Silvio Orlando interpretano la coppia nell’età più matura che annega la loro atavica inconciliabilità nella passività: Aldo continua a sprofondare in lunghi silenzi, mentre una serie di flashback gli ricordano quel passato che pulsava di una seconda possibilità. Per i due, il rientro a casa è un’amara sorpresa, la casa è stata devastata ed il gatto testimone della loro vita è sparito. Sono stati degli occasionali ladri? Le risposte sono nel loro vissuto caotico, tra le ferite sanguinanti di una donna tradita e le fughe di un uomo annodato su stesso, che si slaccia e si riallaccia le scarpe in uno strano modo, senza mai incamminarsi in nuovi sentieri di vita.

Il capitolo della fuga di amore tra Aldo e Lidia fatta di forti emozioni e squarci di libertà precipita amaramente quando l’uomo dirà: “forse quel legame non l’abbiamo piantato qua perché è rimasto sempre la “, riferendosi a quello con Wanda. E’ troppo tardi per tornare a casa! Ma succederà, perché cosi fa! I figli interpretati da Giovanna Mezzogiorno e Adriano Giannini cresciuti senza spiegazioni, sono giovani spaesati e incompiuti e specialmente Sandro, il figlio maschio, perpetuerà l’indecisione  nella sua vita matrimoniale.

Entrambi non hanno dimenticato il loro passato: forse la loro grottesca reazione romperà qualche laccio segreto in cerca di un barlume di futuro.

Paola Olivieri

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