LA DEA FORTUNA REGIA FERZAN OZPETEK

La Dea Fortuna.

02 01 2020.Ferzan Ozpetek attraverso il film “ La Dea Fortuna”, rappresenta  con delicata poeticità e frizzante  ironia, le inaspettate trasformazioni dell’amore  e di come la  Fortuna anzi il Caso , si fa beffe del nostro presente spalancandoci  nuovi orizzonti emotivi.  “ .È fondamentale il modo in cui ognuno di noi reagisce al Caso e alla Fortuna dice il regista e prosegue “ Siamo noi che determiniamo se quello che ci succede è positivo o negativo. C’è chi lo chiama libero arbitrio”.

Tutto  cambia per  Alessandro (Stefano Accorsi) e Arturo (Edoardo Leo), quando la loro amica  Annamaria ( Jasmine Trinca)insieme ai suoi due figli , irrompe nella loro vita  di  coppia in crisi lasciandogli i piccoli per sottoporsi ad accertamenti medici . I due sono alle corde da tempo:Alessandro è un  idraulico dal fascino tenebroso che  facilmente cede alle lusinghe di altri uomini , Arturo invece , è nevrotico perché  non comunica  più con  il partner sempre indaffarato .

Entrambi sono estranei a quella passionalità  che li aveva imbrigliati appena conosciuti ,incapaci di  rigenerare quel legame in qualcosa di più profondo .“  I principi azzurri scolorano col tempo” dice Annamaria  che, ribellandosi a sua madre una baronessa siciliana crudele e  autoritaria ,ha  vissuto  forse sbagliando liberamente ed  ora  guarda con gli occhi della paura  il suo  futuro.  Il film intriso di amore, morte ed ironia , mette al centro  la crisi di Alessandro e Arturo , fatta di dialoghi nervosi e tradimenti senza importanza approdando fino alle dinamiche della loro nuova  famiglia nata con i  figli di Annamaria .  I due impauriti ma felici ,si trovano a   vivere le emozioni gioiose e le mille difficoltà  della genitorialità a cui non avevano mai pensato: con cuore e cervello si  trasformeranno in  splendidi genitori  . Intorno al loro ci sono gli amici di sempre  disegnati nella quotidianità :  appare Esra dispensatrice di perle di saggezza , la figlia transgender Mina e  Ginevra la quale con un amore e sconfinata pazienza ,segue il marito il marito Filippo affetto da una malattia degenerativa. Nonostante i drammi individuali , la voglia di vivere e di amore trascina tutti  i protagonisti nella seducente  scena del ballo sotto la pioggia in un terrazzo romano. Questa immagine dall’atmosfera radiosa  si contrappone a quel crudele  lungo piano sequenza iniziale, la mdp cerca due bambini che gridano chiusi in un armadio-dalla follia di una madre perversa .  Il riso, il pianto ,la morte ,l’ironia  ed il tradimento attraversano i nostri protagonisti , la forza di credere negli affetti familiari  si rivela essere quel salvagente  per proseguire. Ottimo cast: Stefano Accorsi grazie al suo talento attoriale corre abilmente tra una vasta gamma di registri fino a che i suoi occhi si bagnano di lacrime,, Edoardo Leo è talmente intenso da bucare lo schermo, Jasmine Trinca  con giochi di sguardi e silenzi  racconta la sua paura di una madre in crisi .Sempre splendida . Yilmaz, ottima la coppia di Cristina Bugatty e  Filippo Nigro .Barbara Alberti è perfetta  nel ruolo della perfida baronessa rappresentando come pochi la pazzia e la durezza.

PAOLA OLIVIERI

 

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