EVA
Regia di Jacquot
Uscita 03 maggio 2018
Cast: Isabelle Huppert ,Gaspard Ulliel,Julia Roy, Marc Barbé, Richard Berry,Didier Flamand,Ellen Mires,Nathalie Charade. PAESE: Francia, Belgio. Distribuzione: Teodora film . DURATA: 100 Min. SCENEGGIATURA: Jacquot e Taurand. Fotografia Julien Hirsch. Montaggio: Julia Gergory.Musiche : Bruno Coulais.
24/05/2018Gaspard Ulliel ed Isabelle Huppert sono i protagonisti di “Eva”, firmato da Benoit Jacquot , ispirato dal romanzo di James Hadley Chase a sua volta è stato fonte creativa per un bellissimo del passato di Joseph Losey ( 1962 )con Jeanne Moreau e Virna Lisi,
Tutto il plot corre su un doppio binario: l’apologo della menzogna ed il confine psicologico tra realtà e illusione che sfocia come dice la Huppert nel “ rispecchiamento tra i due protagonisti . È come se fossero gemelli e questo eco provocasse una specie di riconoscimento reciproco. Per Bertrand, Eva rappresenta qualcosa di inevitabile, la persona verso cui deve spingersi per riuscire a salvarsi”.”
Fin dalle prime immagini, lo spettatore è catapultato in un contesto ambiguo e distaccato. Appare Bertrand in veste di badante e forse gigolò di uno scrittore un tempo famoso, che muore di infarto nella vasca da bagno. Prima di fuggire dalla lussuosa dimora, il giovane ruba denaro ed un manoscritto per una piece teatrale, attribuendosi quella paternità che gli regalerà successo e fama.
“Ti ho anticipato 20.000 Euro e non ho visto niente,mi avevi promesso una commedia per oggi,o me lo sono sognato” dice l’editore Regis (Richard Berry) a Bertrand, diventato scrittore intrappolato in quel presente di successo, girandola di menzogne che lo stringe in un vortice di cupidigia ed ossessiva ricerca di un soggetto.
Il castello di bugie che Bertrand si è costruito sembra collare quando crede che la fortuna gli sorrida ancora facendole incontrare una “belle du jour” di nome Eva (Isabelle Huppert). “Fanno trecento euro, champagne compreso” dice seccamente lei ad ogni cliente.
Nonostante sia fidanzato con la bella ed ingenua Carolyn , per Bertrand è “coupe de foudre”: rimane intrigato da questa misteriosa donna dalle labbra infuocate, che indossa abiti in pelle. Per lei, invece, è solo un cliente che paga. Eva appare melanconica, algida, scollata dalla realtà. Indossa la maschera dell’imperturbabilità, ma quando quest’ultima cala è fedele nel cuore a suo marito rinchiuso in prigione. Vuole a tutti i costi che esca, ha bisogno di denaro ed è per questo che si prostituisce con una clientela anziana e facoltosa.
Forse spinto dal desiderio di scrivere una nuova piece, Bertrand sfida Eva giocandosi il destino : l’eccessiva sicurezza gli farà credere che sia facile irretirla, senza essere consapevole che lui stesso è vittima di un plagio. Tra i due spregiudicati, a dominare è sempre lei, che lo farà cadere nella sua ragnatela.
Mentre le loro schermaglie accendono l’interesse dello spettatore, insieme al girovagare in hotel lussuosi, chalet di montagna e piccoli bistrò, l’elegante narrazione che si poggia su un plot intrigante sembra perdersi, a causa di personaggi poco delineati e di colpi di scena non incisivi. Tutto sembra poggiarsi sulla dominante interpretazione della Huppert nel suo splendido duettare con Ulliel.
Chi dei due uscirà vivo da questo terribile gioco? Forse nessuno.
In questo castello di carta, tutti hanno bisogno della menzogna, al guinzaglio di un sogno senza speranza: da Bertrand ad Eva, dalla dolce Carolyn (Julia Roy) che sceglierà di andare incontro ad un tragico destino) fino a Regis, che morirà improvvisamente.
Nessun filo di speranza: c’è solo posto per i fantasmi. Tenere stretta la propria maschera è ciò che rimane.
Paola Olivieri