HOSTILES
REGIA: Scott Cooper
SCENEGGIATURA :Scott Cooper, Donald Cooper.
FOTOGRAFIA: Masanobu Takayanagi
Cast : Christian Bale,Rosamund Pike,Wes Studi, Ben Foster, Jesse Plemons, Timothée Chalamet, Stephen Lang, Q’Orianka Kilcher ,Adam Beach ,Rory Cochrane , Paul Anderson, Scott Wilson, Bill Camp,Peter Mullan, Robyn Malcolm,Scott Shepherd,David Midthunder ,Jonathan Majors. 22 Marzo 2018. PAESE: USA. DISTRIBUZIONE: Notorious Pictures.
19/04/2018New Mexico 1892. Mentre il genocidio dei nativi americani prosegue, l’impassibile capitano-eroe dell’esercito Joseph Blocker (Christian Bale) riceve l’ordine, su diretta richiesta del presidente degli Stati Uniti, di scortare insieme ad un drappello di militari il capo Cheyenne Falco Giallo (Wes Studi) nella sua terra di origine, il Montana. Questi, malato di cancro, viene infatti fatto uscire di prigione per consentirgli di morire nel luogo natio, dove si trova la sua famiglia, che rimarrà chiusa all’interno della Riserva. Il capo indiano e il militare sono stati due acerrimi nemici e quest’ultimo accetta l’ordine di portarlo nel Montana solo perché minacciato di finire sotto corte marziale.
Deluso dall’esercito, parte per questa missione lunga e carica di tensione percorrendo insieme al capo indiano e alla sua famiglia sentieri selvaggi e tortuosi, come i loro pensieri, attraversando una natura superba quanto indomita che sembra stringere tutti i protagonisti in un destino di individualismo messo in scacco da improvvisi attacchi. A questa Odissea si aggiunge Rosale Quaid (Rosamunde Pike), superstite allo sterminio della sua famiglia perpetrato da ladri di cavalli Comanche. E’ questo sterminio di ferocia inaudita, in una piana isolata, il prologo di “Hostiles” del regista Scott Cooper, materializzazione della violenza come unico strumento di dialogo nel processo di colonizzazione dei nativi americani, reso difficile da una resistenza sfociata poi in disfatta totale.
E’ interessante il fatto che il regista si avvalga del genere western per riagganciarsi al tema della difficile integrazione tra popoli. Attraverso il viaggio (l’azione), fa compiere ai due protagonisti anche un percorso interiore, non disattendendo così le sue ambizioni. Sarà Rosale, sulla quale Cooper attua un fine scavo psicologico, la figura di svolta nel congegno narrativo, poiché il suo lutto diventerà la scintilla capace di attivare il dialogo tra i personaggi. Blocker e Falco Giallo iniziano a guardarsi come uomini: avendo entrambi perso amici e affetti, vivranno partenza e arrivo come tappe di una circolarità esistenziale nella quale l’incontro tra culture opposte provocherà un sovvertimento inaspettato.
Entrambi autori di efferatezze e risucchiati nell’odio di uno sterminio non scelto ma che li ha travolti, vedranno l’ostilità che finora li unito e poi divorato stemperarsi attraverso azioni e dialoghi inaspettati. In questa terra dura e desolata, il desiderio di sopravvivenza obbliga anche chi si è combattuto fino a ieri a stringere legami. E’ nella tregua che Blocker e Falco Giallo si guardano come uomini, virando i loro sentimenti nella reciproca accettazione. L’assoluzione che si concedono diventa unico salvagente per il futuro. Ed è anche questo un messaggio che il regista vuole trasmettere al pubblico, attraverso gli occhi di Blocker, mentre sale sul treno che lo condurrà verso un nuovo mondo.
In “Hostiles”, Christian Bale (Blocker) si avvale di una ricca tavolozza interpretativa per esprimere l’uomo che, disertando il suo passato di sangue, vive per tutto il tragitto soffocato dalle sue colpe. I grandi inganni lo hanno reso una pedina. La consapevolezza dei valori morali che tengono in vita Rosale, lo condurrà insieme alla donna verso una spiritualità che travalica il genere western.
Paola Olivieri