DATA USCITA: 08 marzo 2017
REGIA E SCENEGGIATURA: DEREK CIANFRANCE
ATTORI: MICHAEL FASSBENDER,ALICIA VIKANDER,RACHEL WEISZ,CAREN PISTORIUS,EMILY BARCLAY,ANTHONY HAYES,LEON FORDSCENEGGIATURA:
FOTOGRAFIA: ADAM ARKAPAW
MONTAGGIO: JIM HELTON, RON PATANEMUSICHE: ALEXANDRE DESPLAT
PRODUZIONE: Heyday Films, LBO Productions, DreamWorks SKG
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
PAESE: USA, Nuova Zelanda
DURATA: 133 Min
DRAMMATICO 2016
29/03/2017″Perdonare è facile, basta farlo una volta sola”: queste parole che racchiudono generosità e coraggio risuonano ne “La luce sugli Oceani” e sono foriere di un meraviglioso messaggio che il regista Derek Cianfrance ci regala attraverso il film, adattamento dell’omonimo bestseller dell’australiana M.L. Stedman.
Il regista di Blue Valentine affronta le complicazioni dell’amore, che si può perdere e ritrovare ma anche, come dice lui, “la verità e i segreti che le persone hanno all’interno delle loro relazioni, e ciò che succede quando questi segreti vengono portati alla luce del giorno”.
Il film è ambientato in Australia, è da poco passata la Prima Guerra Mondiale. Tom è un eroe militare ossessionato dal suo passato. Decide di rifugiarsi in una specie di clausura accettando la mansione di custode del faro della sperduta isola australiana di Janus Rock. Il nome dell’isola si rivela profetico per la coppia dei protagonisti, Tom e Isabel Sherbourne (rispettivamente Michael Fassbender e Alicia Vikander) che, come Giano il Dio Romano bifronte, vivono tra due fuochi: un passato devastato e le promesse di un futuro radioso. Per loro la ricerca della felicità sarà complessa, scandita da misteriosi eventi capaci di scatenare, come vedremo in corso d’opera, reazioni impreviste con esiti illuminanti.
Dal primo incontro tra Tom e Isabel scocca l’amore. La travolgente vitalità della ragazza, che cela il dolore per i due fratelli persi in guerra, riaccende nell’uomo lo slancio amoroso che sembrava ormai sopito. Il matrimonio e la scoperta dell’amore appassionato si frangono nella natura selvaggia dell’isola deserta: questa incontenibile gioia è trafitta però da due aborti spontanei. La convinzione di una maternità negata per sempre fa scivolare Isabel nella più completa disperazione ed incomunicabilità.
Ma una mareggiata fa giungere sulle rive dell’isola una scialuppa con a bordo un uomo morto e una neonata piangente. Subito Isabel accoglie la piccola come il segno che il destino torna a sorriderle.
Costringe il marito, fedele all’etica, a non comunicare alle autorità l’avvenuto ritrovamento: dichiareranno che la piccola, a cui daranno il nome di Lucy, è nata dalla stessa Isabel attraverso un parto prematuro.
Il regista pedina la coppia negli attimi di ritrovata felicità, immergendola in quadri mozzafiato dove la natura ha funzione narrante e funge da testimone di una gioiosa clandestinità familiare. Al tempo stesso sulla terraferma c’è Hannah ( Rachel Weisz), la vera madre di Lucy, flagellata dal dolore per la perdita di suo marito con cui, insieme alla loro neonata Grace, si era avventurata in mare.
Per Tom è però impossibile convivere con tale segreto: cercando la felicità, lui e la moglie hanno dato vita ad un altro grande intreccio drammatico. Due donne straboccanti di amore si dibattono in un dilemma: da un lato c’è Isabel che ha salvato la piccola, dall’altro la vera madre che finalmente l’ha ritrovata. In mezzo c’è Tom, il guardiano della verità che vive di complessi di colpa aspettando senza timore le conseguenze delle sue azioni.
L’attaccamento per la bimba contesa imbriglia i personaggi (già segnati dalle atrocità della guerra), tessendo una trama difficile da dipanare con la sola razionalità. Infatti, gli occhi dello spettatore guardano con indulgenza anche chi compie scelte non giuste.
“La luce sugli Oceani” è un film – romanzo che scava dentro l’anima, le tematiche espresse fanno risuonare le corde emozionali. Perdersi in questo oceano in tempesta dove tutto sembra inabissarsi diventa la strada per la metamorfosi. Se l’agognata quiete arriverà solo con il perdono, capace di riconciliare i protagonisti del destino della piccola (che ha due nomi. Lucy-Grace), la vera luce è la verità’ che scioglie tutti i nodi.
Paola Olivieri